Biodinamica

La biodinamica in Haderburg, tastare il terreno imparando dal profumo dell’aria.

In un presente storico qualche anno fa nei vigneti poco sopra Salorno ….
 
I primi raggi di sole primaverile colpiscono i tralci potati che iniziano a scurirsi, la linfa gocciola dalle punte ordinate e issate al filare. Il verde dei piccoli germogli del vigneto è ogni giorno più brillante, grazie al tepore del mite clima di marzo. I campi hanno un colore fresco ed intenso reso più acuto dallo scenario bianco della neve, rimasta ormai solo sulle cime non troppo lontane da Salorno. La luminosa atmosfera dipinta dai voli degli insetti, ancora un po’ assonnati dal lungo inverno, crea lo sfondo per il risveglio della natura. Nel mezzo del frenetico vigneto, si stavano organizzando gli interventi agricoli sul da farsi, la stagione incalza. Le imminenti ed importantissime prossime settimane rappresentano un fondamentale imprinting alla crescita e sviluppo dei futuri frutti. Il terreno è morbido sotto i piedi, il gelo ha lasciato il posto ai primi piccoli ciuffi d’erba, la terra si attacca sotto le suole creando un cuscinetto di qualche centimetro. Alois attratto da tanta vita e dalla frenetica attività della natura primaverile, mise mano alla sua decennale esperienza e si ricordò come col passare delle settimane, col giungere dell’estate, il fervore attorno alle proprie viti andava via via scemando quasi scomparendo.

Oggi in Haderburg.

Da quel giorno sono passati dodici anni, nei quali il manuale del vignaiolo portato sotto la vigna oggi titola “La Natura”, così come viene dettato da secoli agli agricoltori ed ascoltato in modi diversi. Alois ha interpretato ed attuato delle scelte importanti, osservando la naturale evoluzione delle piante e traendo vantaggio dai consigli delle stagioni, dai ritmi precisi della crescita e del riposo della terra in cui affondano le radici della propria etica e delle ramificate vigne.

 
In Haderburg abbiamo dato voce al naturale richiamo per la spontaneità e la genuinità della coltivazione, dando un’altra forma al lavoro agricolo. Ci piace rivedere il nostro percorso riscritto intinto di un inchiostro carico di esperienza e tracciati gentili come quelli lasciati dall’aratro nel campo ai lati del filare.

Non troppo lontano poco più a monte delle prime file del vigneto si intravedono le corna delle mucche nel loro recinto, dal quale ogni giorno viene rimosso il letame e spostato nella zona destinata alla realizzazione del concime naturale, dove riposerà prima di essere utilizzato per arricchire la fertilità della terra. L’erba che crescerà nei mesi estivi sarà il cibo per i mansueti bovini che ruminando osservano i cavalli liberi di pascolare in mezzo al vigneto e facilitarne la concimazione.
 
Il micro ecosistema instauratisi all’interno dell’azienda agricola, grazie agli accorgimenti misurati e raffinati mese dopo mese, ha raggiunto un equilibrio stabile di autosufficienza. Aiutato dall’uso di naturali preparati biodinamici il terreno non ha più bisogno di sostanze chimiche per la crescita e la sopravvivenza, come un tempo quando tali molecole chimiche erano sconosciute.
 
Il colore intenso della terra, la luce delle foglie di vite dopo un temporale estivo e del trifoglio che cresce rigoglioso sotto le pergole, sono il nostro laboratorio a cielo aperto, la nostra cartina al tornasole.
Tutto questo trova oggi un nome, delle certificazioni, dei preparati naturali per i trattamenti; dei metodi di lavoro riconosciuti nei cicli delle stagioni e dell’armonia terrestre: La Biodinamica.
 
Per noi biodinamica significa vivere con uno stile consapevole e passionale, senza riserve, trasmettendo tutto questo al lavoro quotidiano nei campi e in cantina, affinando la filiera della produzione del nostro vino. Una filosofia che ci ha portato a riconoscimenti e premi nazionali ed internazionali dei nostri vini e spumanti.